Il personal branding

una nuova prospettiva per i consulenti assicurativi.

C’è un cambiamento che attraversa il mondo della consulenza assicurativa. Non riguarda solo i prodotti o gli strumenti digitali: riguarda il modo in cui si costruisce la relazione con il cliente.
Oggi la relazione può nascere prima del contatto diretto, attraverso la reputazione online, i contenuti, le parole e le immagini che un professionista condivide. È lì che le persone iniziano a conoscere — o a escludere — un consulente. Per questo avere un’identità digitale non è più un’opzione, ma una condizione per essere presi in considerazione.

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Matteo Rapalli

Responsabile Comunicazione Prospettive Milano

Dal campanello al posting: l’evoluzione della relazione non si ferma

Il mestiere del consulente è sempre stato legato alla creazione e allo sviluppo di relazioni: il campanello del door to door, il telefono, poi l’utilizzo dei database, i CRM e il telemarketing si sono aggiunti negli anni come strumenti di comunicazione che comunque prevedono sempre un’azione “push” (promozione attiva, diretta e intenzionale) nei confronti del potenziale cliente.

Oggi la relazione si può costruire in modo diverso attraverso i contenuti e i canali digitali. È il tempo del social selling: la vendita che nasce dalla relazione e dalla credibilità.
Il consulente non è più un venditore, ma un costruttore di fiducia e di autorevolezza. Non cerca un cliente: crea un proprio pubblico.
E in quel pubblico può riconoscere, ascoltare, coltivare nel tempo le persone che si trasformeranno in clienti.

Una strategia per costruire la relazione

Nel digital marketing si parla di funnel, il percorso che porta un potenziale contatto (lead) a diventare cliente.
La fase iniziale, quella dell’awareness, è dove nasce l’interesse: un post, un video, un articolo possono far scoprire il valore di un consulente senza che questi debba “chiamare a freddo” nessuno.
Essere presenti sui social significa raggiungere persone che non ci conoscono ancora, offrendo loro spunti, conoscenza, prospettiva.
Il “pubblico” è il terreno dove nasce la relazione, dove si possono incrociare gli interessi delle persone. Ogni contenuto, ogni messaggio, ogni interazione può essere un punto di contatto — un touchpoint —.

I numeri della presenza digitale

Secondo il Rapporto Digital 2024 di We Are Social, oltre il 70% degli italiani è attivo sui social network, e il 58% utilizza piattaforme digitali per cercare informazioni su professionisti e aziende prima di contattarli.
LinkedIn supera i 19 milioni di utenti italiani, con una crescita costante proprio nei settori consulenziali e finanziari.
La realtà è semplice: le persone si informano online prima di incontrarci offline.
Essere assenti significa lasciare che altri raccontino chi siamo.

Una nuova prospettiva per la consulenza

Il consulente del futuro non sarà colui che parla di più, ma colui che sa farsi ascoltare.
Chi sceglie di investire sul proprio personal branding costruisce nel tempo un posizionamento distintivo, un racconto coerente, un dialogo aperto con il proprio pubblico.
Non si tratta solo di comunicazione, ma di una nuova forma di relazione.
Una relazione che parte dal digitale per tornare, più forte e consapevole, alla persona.
Essere presenti, oggi, non significa adattarsi a una moda. Significa partecipare al cambiamento, interpretare il proprio mestiere con strumenti nuovi e con la stessa passione di sempre.

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